Usare il cellulare fa male? La scienza ci dice che...

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Telefoni cellulari, croce e delizia. Meravigliosi strumenti in grado di migliorare la vita e che ampliano le capacità umane ma allo stesso tempo fonti di possibili pericoli, da quelli sociali a quelli legati alla tecnologia. Un esempio è dato dalle radiazioni emesse dai cellulari e poi assorbite dai nostri corpi. Analizziamo il problema dal principio per capire con cosa abbiamo a che fare quotidianamente.

La radiazione elettromagnetica

Cos’è

Per radiazione elettromagnetica si intende la propagazione nello spazio dell’energia di un campo elettromagnetico. Un esempio comunissimo di radiazione elettromagnetica è la luce, emessa da una qualsiasi fonte. Per visualizzare la radiazione elettromagnetica che si propaga nello spazio possiamo immaginare un’onda sinusoidale, che rappresenta il campo elettrico, ed una seconda onda sinusoidale simile alla prima ma ruotata di 90 gradi rispetto ad essa, rappresentante appunto il campo magnetico, che si propagano nella stessa direzione.

Assumono significato quindi i concetti di lunghezza d’onda e di frequenza, con i quali possiamo distinguere le varie onde elettromagnetiche e ricavare il valore di energia trasportato dall’onda. L’insieme di tutte le onde elettromagnetiche caratterizzate da diversa lunghezza d’onda (e quindi energia) costituiscono lo spettro elettromagnetico, che va dalle meno energetiche onde radio fino ai più energetici raggi gamma, senza considerare i super penetranti raggi cosmici.

Dove la troviamo

La radiazione elettromagnetica è letteralmente ovunque per via del fatto che qualsiasi pezzo di materia nell’universo emette radiazione per il solo fatto di stare ad una certa temperatura diversa dallo zero assoluto.

Emissione dei cellulari

Le radiazioni emesse dai cellulari non sono però solo generate dall’agitazione termica: la maggior parte, infatti, sono radiazioni che derivano dal collegamento dei cellulari con le antenne telefoniche e che, nello spettro elettromagnetico, rientrano fra le onde radio. I cellulari trasmettono e ricevono continuamente radiazioni da queste antenne fisse a bassa potenza, chiamate stazioni radio base. La domanda fatidica è: quanto ci fanno male le radiazioni emesse dai cellulari?

Quanto è nociva la radiazione emessa dai cellulari?

Diversi studi a tema pericoli delle radiazioni, come riportato dall’Airc, sono stati condotti nei “pochi” anni di vita dei telefoni cellulari sul pianeta terra. Data la vicinanza dei cellulari alla testa durante le chiamate, si è approfondita la possibile relazione tra il loro utilizzo e la nascita di tumori cerebrali o del nervo acustico, con dei risultati generali che non mostrano una netta correlazione fra la comparsa di tumori e l’utilizzo dei cellulari.

L’effetto maggiormente osservato è un riscaldamento dei tessuti che passano più tempo vicino al dispositivo. Ricordiamo, infatti, che le onde elettromagnetiche trasportano energia, la quale viene assorbita nel tempo dalle molecole che compongono i tessuti della nostra pelle, favorendo la vibrazione delle molecole e venendo quindi trasformata da energia elettromagnetica in energia termica.

I risultati forniti da sofisticati modelli di calcolo e da misure effettuate su fantocci che riproducono l’assorbimento del capo, mostrano però che l’energia assorbita dalla testa usando un telefono cellulare non supera i valori stabiliti dalle normative.

Consigli ed accorgimenti per la prevenzione

La larga diffusione dei cellulari e la loro relativamente recente invenzione non aiutano la ricerca ad ottenere risultati certi sulle conseguenze dell’esposizione ai campi elettromagnetici: è cosa saggia quindi fare prevenzione, non conoscendo bene il territorio in questione. Ecco cinque consigli:

1) L’esposizione prolungata a certi livelli, seppur bassi, di radiazioni non è salutare: è una buona idea quindi ridurre al minimo indispensabile il tempo che passiamo col telefono vicino a noi e preferire la giacca o la borsa alle tasche dei pantaloni come posto in cui trasportare in telefono

2) La radiazione solitamente viene emessa più o meno in tutte le direzioni e la sua intensità cala drasticamente con la distanza: preferire il vivavoce o le cuffie al telefono poggiato all’orecchio può diminuire di parecchio l’esposizione alle radiazioni

3) Meglio non usare il cellulare quando c’è poco campo: quando il cellulare è lontano dall’antenna il cellulare esprime il massimo della sua potenza radiativa per cercare di mantenere un collegamento con la rete.

4) Preferire la navigazione connessi a reti Wi-Fi. Il Wi-Fi ed il Bluetooth, infatti, funzionano con potenze inferiori rispetto a quelle della rete telefonica

Lo sapevi che…

Non solo i cellulari emettono onde elettromagnetiche (non considerando la radiazione termica): tutti gli elettrodomestici e gli apparecchi elettronici che abbiamo in casa sono emettitori di radiazione. Nella maggior parte dei casi, però, l’esposizione a tali onde elettromagnetiche non è nociva per via dei bassi e cautelativi limiti di legge che ne limitano la potenza.

a cura di Nicola Salvemini

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