Sanremo 2024, tutta la fisica nelle canzoni del Festival

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È cominciata la settantaquattresima edizione del Festival di Sanremo e tra i testi delle trenta canzoni in gara è inevitabile scovare riferimenti alla fisica. Vediamo insieme di cosa si tratta!

Emma

Cominciamo da Emma, vincitrice del Festival di Sanremo nel 2012, che quest’anno torna sul palco con “Apnea”.

🎶 “Trovale tu le parole. Nelle onde del televisore. O del mare” 🎶

Emma fa riferimento alle onde, ma nello specifico si tratta di oscillazioni di particelle attraverso un materiale all’interno del quale sono libere di muoversi, o meglio di propagarsi.
Nel caso del mare, l’infrangersi delle onde marine sulla superficie dell’acqua è un suono prodotto dalle oscillazioni delle onde sonore che nascono dalla vibrazione di un oggetto per poi essere captate dalle nostre orecchie e tradotte in impulsi nervosi.
Invece nel televisore, l’informazione è trasportata dalle onde elettromagnetiche che dopo aver raggiunto le antenne, vengono trasformate in onde sonore attraverso gli altoparlanti.

La Sad

Al debutto sul palco dell’Ariston, il gruppo porta la canzone “Autodistruttivo”.

🎶 “E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso” 🎶

Quando i raggi di luce colpiscono una superficie riflettente piana come quella di uno specchio vengono riflessi arrivando ai nostri occhi e permettendoci di vedere una replica simmetrica della realtà.
Sicuramente i componenti di questo gruppo non si sono mai specchiati sul retro di un cucchiaio, perché altrimenti avrebbero visto il riflesso distorto della loro immagine. Infatti, in questo caso, la superficie che riflette la luce non è piana, ma è curva e facendo divergere i raggi luminosi produce un’immagine più piccola di quella reale.

Loredana Bertè

🎶 “Col cuore ti ho spremuto come un dentifricio” 🎶

È proprio utilizzando uno strumento così comune che possiamo riconoscere il “principio di Pascal” secondo cui la pressione esercitata su un fluido si trasmette invariata in ogni direzione.
Infatti, la forza che imprimiamo con le nostre dita sul dentifricio diventa pressione, che spinge su ogni parte del fluido costringendolo a fuoriuscire dall’unica apertura presente.

Ricchi e Poveri

I Ricchi e Poveri, per la tredicesima volta al Festival di Sanremo, gareggiano con il brano “Ma non tutta la vita”:

🎶 “Lo sanno tutti che il tempo vola via” 🎶

La vita umana scorre con il passare di un tempo prestabilito, ma non per chi conosce la relatività!
Einstein scoprì che nelle vicinanze di corpi molto massicci o quando un corpo si muove a una velocità approssimabile a quella della luce lo spazio si “accorcia” e il tempo “rallenta”.
I Ricchi e Poveri conoscono questa teoria e sanno che qui sulla Terra il tempo scorre velocemente e preferirebbero andare su un pianeta più massiccio del nostro dove il tempo scorre più lentamente e la gente invecchia più tardi.

Rose Villain

🎶 “Sai che dentro ho un mare nero che s’illumina?” 🎶

L’ossimoro mette in evidenza l’emissione di luce da parte di un mare nero, ma la fisica ci dice che un oggetto nero non riflette e non diffonde, ma assorbe e trattiene qualsiasi lunghezza d’onda del visibile.
Magari Rose Villain si trova in un altro universo, con leggi fisiche leggermente differenti?

Angelina Mango

Gareggia per la prima volta a Sanremo con il brano “La noia”.

🎶 “Che a stare ferma a me mi viene, a me mi viene la noia” 🎶

Angelina si sta riferendo al principio di inerzia secondo cui un corpo è fermo, e resta noiosamente fermo, finché non intervengono forze esterne ad accelerarlo.
E proprio quello che accade quando siamo in pullman. Se l’autista frena bruscamente tendiamo a spostarci in avanti e se invece accelera, tendiamo a spostarci all’indietro. Questo accade proprio perché il nostro corpo tende a rimanere nel suo stato di quiete, mantenendo la velocità che avevamo prima della frenata o prima dell’accelerazione.

Fiorella Mannoia

🎶 “Un grido nel silenzio che si perde nell’universo” 🎶

È vero! Fiorella ci ricorda che in fisica le grida sono onde sonore che per propagarsi hanno bisogno di un mezzo. Nell’universo non esiste un materiale capace di far propagare le onde, ma esiste solo il vuoto nel quale si “perdono”.

a cura di Alessia Milano

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