Meteora illumina il cielo di Spagna e Portogallo, sta cadendo qualcosa sulle nostre teste?

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Nella notte tra sabato 18 e domenica 19 maggio una palla di fuoco dal colore blu-verdastro ha attraversato i cieli di Spagna e Portogallo, dando vita a uno spettacolo rarissimo. Di cosa si tratta esattamente? Possiamo stare tranquilli? Chi ci difende dall’impatto di questi oggetti spaziali? Vediamo cosa dice la fisica

Di cosa si tratta?

Gli astrofili parlano di bolide, cioè di un oggetto capace di illuminare il cielo così intensamente da essere più visibile di tutte le stelle e i pianeti che vediamo nel cielo, secondo solo alla luna e al sole. In questo caso in realtà si è trattato di un bolide così luminoso che è stato, seppur per un breve lasso di tempo, addirittura più luminoso di una luna piena.

A dirla tutta “bolide” non è un termine scientifico, in quanto gli astronomi non classificano gli oggetti spaziali in base alla loro luminosità, ma preferiscono dar rilievo ad altre caratteristiche. Ma allora cos’era quella palla di fuoco? Molto probabilmente si tratta di un frammento di cometa che ha intercettato il nostro pianeta lungo la sua strada nel cosmo. Per riferirsi a frammenti di corpi celesti si parla di meteoroidi, che si chiamano meteore quando e se entrano nell’atmosfera terrestre e infine meteoriti se riescono a raggiungere il suolo. In questo caso dunque, riferendoci all’avvistamento dell’oggetto mentre attraversa l’atmosfera terrestre, è più corretto parlare di meteora.

Velocissimo, è entrato nell’atmosfera terrestre ad una velocità stimata pari a 45 km/s. Per capirci, potenzialmente in grado di fare in 5 secondi il tragitto Roma – Napoli. La sua grande velocità gli ha permesso di avvicinarsi molto alla superficie terrestre: la sua fase luminosa è iniziata a 122 km di quota sopra la città di Cáceres, in Spagna, ed è proseguita per ben 450 km fino a raggiungere la costa del Portogallo, al largo di Oporto, ad una quota di 54 km.

La bassa quota raggiunta dalla meteora ha regalato uno spettacolo rarissimo, testimoniato dai tanti video postati sui social da chi si trovava in quel lasso di tempo con gli occhi rivolti verso cielo. Fortunatamente non si sono registrati danni e, al momento, non sono stati segnalati ritrovamenti di meteoriti. Con buona probabilità il frammento di cometa non ha raggiunto il suolo terrestre, ma siamo sicuri che si tratti di fortuna?

Sta cadendo qualcosa sulle nostre teste? Chi ci difende?

Sì, sta decisamente cadendo molto più di qualcosa sulle nostre teste. Pensate che ogni giorno circa 100 tonnellate di meteoroidi colpiscono l’atmosfera terrestre ma non ce ne accorgiamo perché c’è l’atmosfera terrestre a difenderci. L’aria intorno a noi, seppur invisibile, è composta da materia e fa da scudo contro l’arrivo di meteore, disintegrandole. Avete presente la superficie della Luna piena di crateri? Non sono altro che il risultato dell’atterraggio di tantissimi meteoriti, inarrestabili a causa dell’assenza di atmosfera sulla Luna.

In media, delle 100 tonnellate di meteore incidenti sull’atmosfera terrestre, poco più di un meteorite al giorno riesce a sopravvivere e a raggiunge la superficie terrestre. Quest’ultima però è per gran parte composta da acqua e aree deserte, per cui il numero di ritrovamenti annuali è molto piccolo, 5 o 6 in media.

Avete ancora paura di essere colpiti da un meteorite? Fate questo gioco per capire quanto sia improbabile che ciò accada: provate a lanciare una moneta tentando di far uscire testa per 44 lanci di fila. La probabilità che ci riusciate è circa quella di essere colpiti da un meteorite e vi basterà qualche tentativo per capire che neanche lanciando monete per una vita intera riuscireste a vincere questa sfida.

Possiamo quindi tirare un sospiro di sollievo e ringraziare l’atmosfera terrestre che ci protegge ogni giorno e in pace ammirare il raro spettacolo che ci regalano questi bolidi quando volano sulle nostre teste.

a cura di Giuseppe Mansi

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