Marte: l'uomo sul pianeta rosso

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Grazie al suo colore rossastro, dovuto alla presenza di ossido di ferro sulla superficie, e le sue caratteristiche simili alla Terra, Marte ha da sempre affascinato l’uomo fino a rappresentare una delle destinazioni più studiate e ambite dell’esplorazione spaziale. Ma perché l’uomo punta a colonizzare proprio questo pianeta?

Caratteristiche di Marte

Marte, con un diametro di circa 6.779 km, è poco più della metà della Terra e il quarto pianeta in ordine di distanza dal Sole e, insieme a Venere, è uno dei due vicini planetari più prossimi alla Terra.

Il pianeta compie una rotazione sul proprio asse in 24 ore e 37 minuti, rendendo la durata di un giorno marziano sorprendentemente simile a quello terrestre. Tuttavia, il suo clima è molto più ostile: le temperature variano tra  -14°C durante l’estate marziana e -120°C in inverno, con una media di circa -40°C.

Il paesaggio marziano è caratterizzato da una varietà di strutture geologiche spettacolari. Tra queste, spiccano canyon profondissimi e vulcani colossali, tra cui il Monte Olimpo, che con i suoi 22 km di altezza è il vulcano più alto del Sistema Solare.

La superficie è inoltre segnata da vasti deserti di sabbia rossa e antichi letti di fiumi, segni tangibili della presenza di acqua nel passato del pianeta.

Infatti, dati di più missioni NASA su Marte hanno suggerito la presenza di calotte polari di ghiaccio e la possibile presenza di acqua liquida sotto la superficie.

L’esplorazione di Marte

L’osservazione di Marte risale al 1610, quando Galileo Galilei fu il primo a vederlo attraverso un telescopio. Tuttavia, la prima immagine ravvicinata del pianeta risale al 1965, grazie alla sonda Mariner 4 della NASA.

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Da allora, numerose missioni hanno esplorato Marte, fornendoci dati fondamentali sulla sua composizione e il suo clima.

Tra le più famose troviamo il rover Curiosity della NASA, attivo dal 2012, e Perseverance, atterrato nel 2021, con l’obiettivo di cercare segni di vita passata e raccogliere campioni di suolo.

L’uomo su Marte

L’esplorazione futura di Marte è destinata a rivoluzionare la nostra comprensione dell’universo: se le missioni robotiche sono state fondamentali per raccogliere dati primari, il vero obiettivo è ora quello di inviare esseri umani sul pianeta.

La NASA, in collaborazione con altre agenzie spaziali come l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e aziende private come SpaceX, sta progettando missioni umane verso Marte, con l’ambizione di atterrare sul pianeta rosso nel 2030.

I principali obiettivi di queste future missioni includono la creazione di basi autosufficienti, dove gli astronauti possano vivere per periodi prolungati, sfruttando risorse locali come l’acqua sottosuperficiale e l’atmosfera marziana, composta principalmente da anidride carbonica.

Inoltre, l’estrazione e la produzione di ossigeno, carburante e cibo direttamente su Marte potrebbero ridurre significativamente i costi e la logistica delle missioni.

Oltre alla creazione di infrastrutture, un altro obiettivo è la ricerca di segni di vita passata, attraverso l’analisi del suolo marziano e la ricerca di tracce biologiche nel passato del pianeta.

In futuro, se queste missioni avranno successo, Marte potrebbe diventare la “seconda casa” per l’umanità, con insediamenti permanenti e una crescente interazione tra la Terra e il pianeta rosso.

a cura di Alessia Milano

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